da Anton Checov
uno spettacolo di
Il Mulino di Amleto
regia
Marco Lorenzi
riscrittura
Marco Lorenzi
Lorenzo De Iacovo
con
Michele Sinisi
e con
Stefano Braschi
Roberta Calia
Yuri D’Agostino
Barbara Mazzi
Stefania Medri
Raffaele Musella
Giorgio Tedesco
Angelo Maria Tronca
foto di scena
Manuela Giusto
durata
1h40 senza intervallo
TPE - Teatro Piemonte Europa,
Festival Delle Colline Torinesi - Torino Creazione Contemporanea
Con il contributo del
Centro di Residenza dell’Emilia-Romagna “L’arboreto-Teatro Dimora | La Corte Ospitale”
Lo spettacolo è una finestra aperta su un Cechov quasi sconosciuto, un testo giovanile ritrovato casualmente.
Durante i tumulti della rivoluzione russa del 1917, Maria Cechov, sorella di Anton, nascose molti manoscritti e appunti del fratello in una cassetta di sicurezza a Mosca.
Nel 1921 alcuni studenti sovietici riuscirono ad aprirla e scoprirono un’opera teatrale.
Cechov aveva ventun anni quando la scrisse. Il testo che trovarono era incompleto, aveva moltissimi personaggi, moltissimi argomenti e tematiche, moltissima azione...PLATONOV, così in genere viene chiamato questo primo dramma di Cechov.
È il fallimento dell’utopia del suo giovane autore che vuole raccontare la vita cogliendone appieno i più̀ profondi meccanismi. Il suo sforzo s’infrange contro la vita stessa e l’impossibilità di coglierla nella sua interezza in un dramma teatrale.
L’azione si svolge nella tenuta caduta in disgrazia di Anna Petrovna. In una calda estate trascorrono le vuote serate tra fiumi di vodka una serie di personaggi tra cui il maestro elementare Platonov, conteso tra la moglie Sasha, la stessa padrona di casa e la giovane Sofja.
Della combriccola fanno anche parte Sergej Pavlovic Vojnjcev – figliastro di Anna e artista teatrale – il ricco Porfirij, il figlio Kirill, giovane medico scriteriato e, infine, Sasha, moglie tradita di Platonov.
Una festa sopra la tragedia, per personaggi insolitamente comici malgrado l’insostenibile solitudine e l'inconsistenza della loro ricerca di amore.