Versione italiana e adattamento
Fabrizio Sinisi
Valter Malosti
uno spettacolo di
Valter Malosti
con
Valter Malosti
Anna Della Rosa
Sara Bertelà
Edoardo Ribatto
Paolo Giangrasso
Roberta Lanave
Matteo Baiardi
Marcello Spinetta
costumi
Grazia Materia
scene
Gregorio Zurla
luci
Francesco Dell'Elba
cura del movimento
Alessio Maria Romano
assistente alla regia
Elena Serra
canzone di
Bruno De Franceschi
al contrabbasso
Furio Di Castri
foto di scena
Alessandro Albert
produzione
TPE – TEATRO PIEMONTE EUROPA
TEATRO CARCANO CENTRO D’ARTE CONTEMPORANEO
LUGANOINSCENA
in collaborazione con
INTESA SANPAOLO
Nel 1666 Molière debutta con il suo Misantropo: una commedia amara, anomala e profetica, secondo molti il suo capolavoro – «un classico del Novecento», scrive Cesare Garboli, «scritto tre secoli fa».
Il Misantropo è oggi un testo totalmente “al presente”, violento, potente, perturbante. Una commedia tragica, venata di una forma di umorismo instabile e pericolante, che porta in sé, appena al di sotto della superficie comica, le vive ferite e il prezzo altissimo costato al suo autore: in essa emergono le nevrosi, i tradimenti, i dolori di un personaggio capace di trasformare tutto il proprio disagio e la propria rabbia in una formidabile macchina filosofica, esistenziale e politica, che interroga e distrugge qualunque cosa incontri nel suo percorso.
Ma questo capolavoro è allo stesso tempo anche il dramma di un essere inadeguato alla realtà, l’allucinata tragedia di un uomo ridicolo, che si scontra con un femminile complesso e modernissimo, rappresentato come un prisma dalle tre figure di donna presenti nel testo, una sorta di misteriosa trinità.
Una commedia di confine, che coglie Molière al momento di farsi buffone del Re.