scritto e diretto da
Raffaele Esposito
con
Raffaele Esposito
con la videopresenza di
Lalla Esposito
Barbara Bonaiuto
Giusy Ferro
Anika Russo
scene e costumi
Bruno Garofalo
Maria Grazia Nicotra
musiche
Marco Zurzolo
Paolo Raffone
consulenza musicale
Michele Simonelli
realizzazione Video
Sud Promotion srl
per l'impianto scenografico si ringrazia Rosario Imparato
direttore tecnico e luci
Mario Avolio
organizzatore
Antonio Avolio
aiuto regista
Luca Sciarrillo
una produzione
Musicant – Music Agency
Un uomo, in età matura, ma con la buonafede di un bambino, traccia un suo assunto semiserio sul suo rapporto con le donne. Addirittura fra il serio e il faceto, scomodando spesso in chiave ironica i vari pensieri filosofici, ritene che tutto è cominciato quando lui era un ovulo da poco fecondato pronto ad essere partorito.
Da lì i primi traumi con l'universo femminile, quasi come se la nascita, lo mettesse davanti ad una realtà diversa da quella fantasicata, come poi spesso succede nella vita. Ed ecco quindi un discorso che si dipana, sulle varie forme di inadeguatezza, o del suo non capire il mondo femminile, dal quale si sente inevitabilmente attratto. Poi prende ad elencare una serie di episodi vissuti, al limite del paradosso, ma la tragicità o il grottesco di queste storie, è che sono reali, veramente accadute, solo che se le esponi in un film o in uno spettacolo, sembrano costruite ad arte.
Invece come spesso accade , la realtà supera la fantasia, o come meglio dice, la vita non imita l'arte ma la cattiva televisione. Gli episodi più paradossali, come per magia diventano films. E sulla scena l'uomo resta in ombra mentre sullo schermo si dipana in un mini cortimetraggio, la storia così come accaduta, ed anche dallo schermo l'uomo interagisce con il pubblico.
Il tutto sottolineato da musiche jazz, ora malinconiche , ora al ritmo del ragtime. Per arrivare ad un finale dove, la sua passione per le donne, per le emozioni uniche che esse ci regalano resta ivariata, e malgardo il rischio di continuare a prendere delusioni,continuerà ad emozionarsi per loro, e a cercare l'amore. E per confondere, o per mescolare vero e fantasia, l' uomo una volta abbandonata la scena, entrerà nel suo fil, quasi a volere sottolineare che non c'è un vero confine, fra vita reale e sceneggiata.
Quesa la trama di “Io & le donne”, un viaggio fatto di emozioni, di sottili tenerezze e delusioni, in una vita, soprattutto moderna, dove tutto si confonde, e dove viene fuori la nostra incapacità di assumerci le responsabilità delle nostre scelte. La scena essenziale, e il tappeto delle musiche jazz, faranno si che tutto diventi una ballata blues, ora ironica, ora malinconica, che fotografa la differenza sostanziale che esiste fra uomo e donna, diversità che è assolutamente una ricchezza, ma che spesso lascia spunti di riflessione, nel suo svolgersi in eventi assolutamente imprevedibili e paradossali.