
Concept, set, costume Antonio Ianniello
Sound James Ferraro
Performer Gianmaria Borzillo
Lights Giulia Pastore
Sculpture on stage Plastikart Studio Zimmermann & Amoroso
Graphic Superness.info
Produzione Casa del Contemporaneo, Produzione Tradizione e Turismo – Centro di Produzione Teatrale – Teatro Sannazaro
DEBUTTO IN PRIMA NAZIONALE ALLA
BIENNALE DI VENEZIA TEATRO 2020
Nanaminagura è una performance che evoca lontani miti e riti e un immaginario di fauni e creature che abitavano le fiabe che ci raccontavano da bambini. Nanaminagura del titolo indica una via d’uscita e suona come uno scioglilingua, ripetuto come un mantra (interiore) per velocizzare le nostre capacità di articolare movimenti o pensieri, per poter meglio mettere in voce un concetto che altrimenti resterebbe indistinto nel flusso o censurato dalla mollezza della lingua e dalla rigidità della mascella.
Nanaminagura se lo ripeti velocemente è come una formula magica, un piccolo rituale a
forma di cono gelato, una magia da quattro soldi per lasciar fiorire facoltà sopite o seppellite chissà dove.
Nanaminagura se lo ripeti a bassa voce è una preghiera per propiziare abilità, per
risvegliare impulsi e per far spuntare nuovi organi.
Nanaminagura se lo ripeti a voce alta risuona come una domanda nascosta da troppe
risposte.
Nanaminagura costituisce uno strange tool mediante il quale misurare la distanza dalla
forma di vita imperante. Funziona come uno sforzo immaginativo (l’air guitar è un fenomeno collettivo) un gioco di ruolo, che rimanda all’azione dello specchiarsi, riguardarsi, smontarsi, ricrearsi.
(Antonio Ianniello)