Cantiere Residenze – Ciccioni

la Compagnia Teatri di Carta intende proseguire la sua ricerca artistica con un lavoro che esplora le possibilità espressive e performative di corpi grassi, sgraziati, deformi, spingendoli oltre il limite di ciò che sembra comunemente possibile. Il progetto mette al centro due solitudini, un fratello e una sorella indivisibili perché accomunati dallo stesso destino e dalla stessa fame d’amore che li divora da quando sono nati e che ne ha deformato i corpi, rendendoli indecenti agli occhi del mondo.

Corpi che sono urla e quiete, tenerezza e disprezzo, cordoglio e luce, lutto e felicità. Il lavoro di residenza pone gli attori e le loro fisicità al centro del processo creativo, attraverso partiture fisiche e sessioni di improvvisazione, per farsi scrittura scenica e
creazione drammaturgica. A partire dal tema della famiglia, intesa come luogo della crudeltà e mattatoio dei sentimenti, il progetto intende esplorare una geografia del corpo diversa da quella comunemente accettata, ma ugualmente necessaria e degna di essere raccontata.

progetto e regia – Francesco Campanile
scrittura scenica –  Francesco Campanile e Tiziana Tesauro
movimenti scenici – Christian La Sala
produzione – Teatri Di Carta